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Tra Dovere E Piacere

Ogni volta che perdo tempo a divertirmi o perdo tempo a svagarmi lo vedo come un problema e non come qualcosa che in realtà rilassa e ricrea.

Fin da quando ero piccolo mio padre criticava sempre male il tempo che dedicavo al gioco, a volte aveva ragione perchè non facevo i compiti o studiavo quello che dovevo oppure non facevo quello che dovevo fare.

E’ anche vero che in piena estate mio padre aveva un certo disprezzo quando giocavo con gli amici, mi diceva sempre che potevo studiare elettronica invece che divertirmi con gli amici.

Da piccolo non ci facevo caso poi quando sono sorti i problemi e il mio disagio ho iniziato a vedere il piacere e il divertimento come una forma che non portava a nulla di buono come mi aveva trasmesso mio padre all’infanzia.

Vedendolo come una perdita di tempo ho iniziato a sentirmi uno stupido quando mi divertivo e mi svagavo, ora qualcosa che mi avrebbe portato via i miei sogni e forse oggi lo penso ancora visto la difficoltà di svago e di rilassamento che ho.

A volte vorrei diventare qualcuno nella mia malattia mentale ma forse quello che ho sempre creduto in realtà ha ostacolato la mia crescita e il mio sviluppo perchè se non si parte dal gioco e dal piacere crescere diventa assai più difficile e complicato.

Forse questo mio discorso la mia psicologa lo ha compreso e mi rendo conto solo ora che forse quello che voleva dirmi non era del tutto sbagliato, credo di avere un problema, il mio non sapere svagarmi e divertirmi mi isola dal branco e da me stesso impedendomi di evolvere e crescere.

A volte vedo alcune cose come un dovere che non dovrebbero esserlo, compreso il gioco stesso, quando penso da esempio che ho investito in un pc da gioco e devo usarlo per i giochi, oppure che ho speso una fortuna in attrezzatura fotografica e devo fare foto.

Forse qualcosa in tutto questo non va perchè oggi fatico a riconoscere il dovere dal piacere e se si perde l’obiettivo di svagarsi e provare piacere forse tutto diventa più complicato e caotico, come nel caos che sono ora.

Anche il mio neurospsichiatra di fiducia ha notato questa mia alterazione ma stasera mentre giocavo e mi divertivo sprecando il mio tempo in cose inutili forse ho capito che quelle cose inutili possono essere più utili  più di quanto possa pensare, l’unica cosa è che non sono abituato a sprecare il mio tempo in cose inutili e piacevoli, cosa che forse ostacola notevolmente la mia malattia mentale e il mio benessere psicofisico.

dovere, evoluzione, gioco, patologia, Piacere

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