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Tra Significato Visivo Ed Emozionale

Stamattina leggendo il libro di Alan Baddeley sulla memoria  mi sono esercitato in tre esercizi di rievocazione di parole, cercando di eliminare l’effetto di recenza con la rievocazione dell’alfabeto dopo la lettura della lista di queste.

Le liste erano suddivise per significati visivi e non, con infine una lista di parole che era una frase.

Nella prima lista mi sono ricordato di circa 4 parole, quelle senza un apparente significato visivo, ad esempio idea, speranza e storia, invece la lista di parole dopo fatta di parole con un significato visibile come drago, chiesa e altre parole ho avuto una rievocazione inferiore, cosa che stranamente il testo dice che questa lista era più facile da ricordare, poi infine delle lettere lette una ogni due secondi che componevano una frase.

In questa ultima lista mi sono accorto che era una frase solo alla seconda lettura delle lettere, leggendola una ogni due secondi alla prima lettura non avevo visto che era una frase, mi sono accorto di questo solo dopo avere letto che questa lista di parole era una frase, sono andato a rivederla e me ne sono accorto solo quando ho letto che lo era, per cui anche la velocità di lettura è importante nel mio disturbo.

Comunque in tutto ciò mi sono accorto come da tempo che la mia elaborazione visiva delle parole non funziona come nelle altre persone, però funziona l’elaborazione emozionale delle parole, come ad esempio idea e speranza, sono parole molto più vicine alla mia persona e a un mio modo di essere, invece quando si tratta di legare alle parole un significato visivo se non sono cose abituali ma che conosco per me è più difficoltoso.

Forse questa enorme sensibilità che mi ritrovo è che nella comunicazione e nella percezione lego suoni e parole a un significato più emozionale che visivo per cui cambia il significato e il modo di vivere la comunicazione con altre persone variando il mio modo di interagire.

E’ vero che siamo tutti diversi e che tutti abbiamo un modo di capire e percepire le cose, ma in questa situazione quello che crea la mia difficoltà e dare un significato visivo alla comunicazione creando valutazioni errate che non posso controllare.

Sicuramente questo modo di percepire le cose è un po’ invalidante, perché quando si perde parte di significato visivo delle cose e della situazione si finisce a vivere la comunicazione come un puro evento emozionale e autoreferenziale, molto difficile da vivere.

Se cerco di capire il sistema celebrale la prima cosa che mi viene in mente è che la parte che elabora la parte visiva non sia legata a quella fonetica, forse direi la parte occipitale anche se forse sarebbe sbagliato riferirsi solo a questa area celebrale, nonostante ciò non posso metterci le mani per ora e nessuno può farlo.. ma se riuscissi a compensare questo limite di elaborazione visiva sul canale fonetico in una qualche maniera?

Per ora non lo so ma molte volte è facile emozionarsi e sentirsi in errore… quando capita immagino suoni parole ed emozioni, ma non visualizzo la situazione e dopo i comportamenti bizzarri sono all’ordine del giorno…

Comunicazione, deficit cognitivi, emozioni, Immaginazione Visiva, Parole

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