Nelle pubblicità di questo gioco ero stato impressionato dalla grafica, la curiosità mi ha fatto comprare questo gioco e l’ho tenuto per un po’ di tempo ingiocato, poi ho deciso di giocarlo osservando una grafica favolosa e la filmica molto divertente di questo gioco, sono stato poi spinto fino al termine per conoscere la storia e conoscere la fine di questo gioco.
Dopo un pensiero ossessivo ho deciso di farmi il nuovo pc anche se mi sono indebitato e quando i pensieri diventano ossessivi l’unica maniera per fermarli e soddisfarli.
In questi giorni ho finito la campagna di battlefront II, la avev o iniziata gli anni scorsi per poi fermarmi nel punto dove c’era Jan Solo, non riuscivo più andare avanti perchè era diventato troppo complicato.
Premetto che quando mi sono messo a vedere questa serie il mio umore era di tono depresso, per cui le mie emozioni e la mia capacità di provare piacere era condizionato dall’umore e posso parlare di quello che ho ricevuto in quella condizione, ma il mio giudizio è basato su una condizione disagiata e non neutra.
Questa serie parte un po’ lenta, però avendola vista fino alla fine devo dire che le emozioni non sono mancate e qualche lacrima agli occhi non è mancata.
Lelio Bizzarri in questo libro parla di problematiche che riguardano il mondo della disabilità fisica con legami a quella psichica.
Una delle frasi che mi ha colpito di più con la quale ne ho parlato anche con la mia psicologa è stata questa:
cap.2
“allora per il nostro cliente sarà più difficile affermarsi quanto più condividerà i preconcetti del contesto sociale circa la disabilità e verso se stesso.”