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Una Foto Mi Suggerisce Come Funziona La Mia Autostima

Sto attraversando una fase depressiva, il mio umore non è buono ora, ma questa foto rappresenta un po’ per me la prospettiva con cui guardo gli altri, dai loro piedi verso l’alto ma come capita questo?

La mia autostima è sempre bassa ma quello che la rende così bassa è il fatto che in ogni cosa e in ogni momento confronto le mie fragilità con i punti di forza degli altri, oppure faccio anche questo con le cose, è una logica che la apllico a cose e a persone, come se ci fosse un unica scala graduata che dica cos’è meglio e cos’è peggio e non esistono scale diverse per cose diverse.

La mia mente fatica molto a comprendere questo concetto di diversità, questo concetto è mancato molto in famiglia e sono cresciuto educato come esistesse un sono meglio e un solo peggio, senza mai diversificare e comprendere sia la mia diversità che quella degli altri.

Tutto questo per me è molto istintivo, è una condizione che vivo da sempre che porta a farti vivere le cose belle delle altre persone come cose infernali e non cose che ti rendono felice e ammirarne la loro bellezza.

Questa prospettiva della foto che si slancia verso l’alto mi da l’idea di possenza e di onnipotenza, forse non così tanto perchè gli alberi non sono poi così grandi e neppure l’edificio, ma è bello vedere qualcosa di possente e onnipotente che si slancia verso l’alto.

Tutto questo diventa bello se quello che sta in basso non corrisponde a una inferiorità e una fragilità, ma se la mettiamo sul punto io sono un filo di erba e tu sei un albero e ne guardiamo la possenza e l’altezza allora il confronto non è produttivo in una situazione in cui conta essere alti e possenti.

Spesso la mia visione è limitata a una singola situazione quella più ovvia e non a quella che da valore sia all’albero che al filo d’erba, è come se vedessi solo la situazione in cui conta l’altezza e io sono un filo d’erba, ma non penso ad esempio che l’estetica di un giardino è fatta di erba bene tagliata e di un albero grosso che fa ombra, questa situazione spesso non le comprendo e la mia autostima crolla facendomi vivere le gioie altrui come disgrazie mie.

E’ vero il giardino del vicino è sempre più verde, lo dice un detto.. ma con questo detto nessuno sta bene e nessuno sa valorizzare se stessi e gli altri perchè tutto si trasforma in invidia e disgrazia.

Il concetto di diversità è un concetto complesso, che richiede analisi e conoscenza, vivere la logica di cui ho appena parlato con le persone significa avere terrore di loro e non avere fiducia in loro, perchè loro sono i più forti e toghi e tu sei il più fragile, alla fine in questa maniera nasce paura terrore odio e a volte cose come razzismo e intolleranza verso che è diverso da noi o da quello che non si conosce.

Se questa logica la applichiamo alle facoltà cognitive io sono il più stupido e il più cretino, perchè di ogni cosa ne vedo un deficit e una mancanza osservando le capacità altrui che io non ho o che non ho mai acquisito… anche se è impossibile acquisire tutto.

In fondo a questo portico c’è una luce, per ora vedo nero, ma sia ai lati di questo portico che in fondo entra luce io nella mia depressione vedo la parte buia e la fotografo

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