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I Collant Di Mio Marito

Dopo essermi letti alcuni libri sui crossdresser e sulle persone trans nella mia biblioteca mancava questo bellissimo libro che mi ha tenuto sulle spine fino alla fine su un uomo che come me vive il feticismo da travestimento, una cosa dalla quale non si può scappare e non si può reprimere a vita.

Come me questo uomo inizia da bambino a sentire alcune sensazioni eccitanti che stimolano l’erezione del sesso, questa cose è così forte e importante che ognuno di noi ha una sua evoluzione con le sensazioni tattili che si sviluppano al contatto di alcuni tessuti che fanno parte di indumenti femminili.

Come lui il mio sogno erotico è fare sesso con una donna che amo con gli indumenti che amo, è una vera e propria dipendenza, in me però aumentata dalla mia iperatttivazione sensoriale dovuta alla mia neurodiversità che mi fa sentire diverso dagli altri e avolte fuori dagli schemi che la società impone.

Gli uomini che amano indossare indumenti femminili come nel libro lo fa clandestinamente a volte con tanti sensi di colpa e di vergogna, cercando più volte di allontanare questo lato femminile che fa parte di noi uomini in maniere a volte che sono contro noi stessi e non in linea con quello che siamo.

Anche l’uomo in questo libro amava la sensazione dei collant e della stoffa che cadeva sui collant come io amo la seta che accarezza dolcemente le mie gambe e non solo le mie gambe, ma lo sviluppo per gli indumenti femminili per sentirsi in equilibrio con noi stessi diventa una cosa essenziale e assolutamente necessaria.

Questa persona a volte viveva questa sua passione come qualcosa di speciale che lo distingueva dalle altre persone, cosa diversa da me perchè io spesso tendo sentirmi anomalo per via della mia neurodiversità.

Quando sua moglie lo scopre dopo vari sospetti e varie messe alla prova da parte di lei arrivano a un passo dal divorzio, ma poi alcune mail tra di loro fanno diventare il rapporto ancora più erotico e sensuale di prima.

Questo libro in parte rappresenta il mio sogno di condividere la mia parte femminile con una donna e fare i giochetti erotici con lei che non ho mai fatto, ma quale donna accetterebbe mai un uomo che ama travestirsi da donna e di vivere al sua femminlità?

Dei casi ce ne sono, ma il mio turno non è ancora arrivato, so che nascondere questo se avessi una compagna farei solo del amle a me stesso e a lei, ma che una donna si innamori di me compresa la mia femminilità la vedo assai una cosa difficile e complicata.

Forse questo libro come molti altri libri che ho letto potrebbero essere la porta per fare aprire questo mondo a una possibile compagna che non conosce questo mondo, ma il mio dubbio è come si fa chiamare una cosa femminile fatta da indumenti femminili quando le donne non provano il fetiscismo da travestimento ma è una cosa che appartiene prevalentemente agli uomini e non alle donne?

Quel distacco che le donne hanno da questi indumenti io non l’ho mai avuto, avolte questo me le fa vedere cattive verso ciò che amo, perchè getterebbero via senza alcun dolore ciò che amo e che mi fa stare bene con l’idifferenza più totale, questa cosa loro non la vivono visto che sono sensazioni ed emozioni che non provano indossando i vestiti che amo.

Lui arriva fino al punto di volere esplorare la sua parte femminile e somigliare a una donna senza perdere la sua mascolinità, ma se dovessi andare in giro come lui e che degli uomini ci provassero con me mi farebbe schifo e avrei sensazioni sgradevoli fino a tal punto da essere scortese e incazzoso.

Questo rischio come lui nel libro io non l’ho con la mia faccia troppo maschile, ma quello che mi ostacola ora è andare in giro vestito da donna con il mio volto maschile e la mia barba mostrando la mia parte femminile senza cadere nel ridicolo e incalzare il disgusto e l’odio di chi mi circonda, questa è la mia paura più grande.

Il libro fa sognare, anche se sono fatti realmente accaduti il mio sogno è ancora troppo distante dalla realtà e non so ancora come fare per realizzarlo, mostrarsi in pubblico come fa Stefano Ferri non ci vuole solo coraggio, ma anche un cervello che funziona più degli altri, il mio ha qualche difficoltà e farlo nelle mie condizioni la difficoltà non sono come le loro, ma è come avere un peso maggiore con una forza minore per sopportarlo. Ci riuscirò? non lo so ma fatico sempre di più a stare chiuso tra queste mura e evitare di mostrare la mia parte femminile al mondo.

L’ultima pagina del libro dice che un uomo non ammetrterebbe mai il suo lato femminile, io l’ho fatto e sono in procinto per farlo altre volte, sto aumentando il numerro delle volte che lo faccio, ma per ora non è una cosa pubblica ma riservata solo a un cerchio ristretto di persone.

Il nome dell’autrice del libro è un nome inventato visto che vuole matenere la privacy raccontando la sua vera storia.

Non so se è vero come dice il libro che c’è un crossdresser ogni 10 uomini… non so se questa statistica è vera, ma se lo fosse allora molti lo nascondo bene e sono talmente intimoriti da reprimere questa parte che forse è più maschile che mai, l’uomo fragile e sensibile, vulnerabile è un tabù, ma io lo sono e ho bisogno di esserlo. Il mio difetto è che molte volte sono anche indifeso a causa della mia neurodiversità portandomi a nascondermi più degli altri invece che mostrare alle persone veramente chi sono e di che pasta sono fatto.

Per quando riguarda la parte di concentrazione oggi ho divorato due terzi di libro, sono più di trecento pagine, lo strattera da 60mg funziona bene, a parte ieri che ho avuto i postumi di una serata di troppa baldoria…

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