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Tag: MBT

Una stella Senza Universo…

Oggi è una giornata un po’ difficile, sono a terra e ho avuto modo stamattina di parlare con la psicologa che non sentivo da tempo, anche se solo per un breve tempo.
Da ieri ho iniziato a perdere le forze, ho provato andare in palestra ma le forze non sono migliorare e oggi sono più scarse di ieri.
Il dialogo con la mia psicologa si è soffermato in una cosa a cui tengo molto, anche se in questo attacco depressivo non ho particolari pensieri che mi tormentano mi ha demoralizzato molto il parere di una mia amica che mi ha scoraggiato un po’ nelle mie ricerche che non voglio comunque mollare.
Sono tantissimi anni che so che la mia intelligenza è limitata ma la voglia di arrivare a capire il perchè di questo limite e trovare una maniera per superare questo limite mi porta a continuare nel mio intento anche se qualcuno di caro mi demoralizza nel mio intento.
Questo tipo di approccio a me stesso e alla malattia l’ho sempre avuto, capire comprenderla e cercare una soluzione per migliorare la mia vita e le mie aspettative fanno parte di quello che ho sempre fatto, questo chi mi curava inizialmente non lo aveva capito mentre con me è il cercare di capire da un punto di vista tecnico le cose e cercare una soluzione è l’unica cosa che mi è servita fino adesso.

deficit cognitivi, fase depressiva, intelligenza, MBT

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Attenzione – Esecutivo Centrale

Stanotte avrei un sacco di cose da scrivere ma do priorità a qualcosa che mi sta molto a cuore, la mia patologia e le sue caratteristiche. dagli studi sul libro della memoria di Alan Baddeley mi sono imbattuto nello studio dell’esecutivo centrale che fa parte del modello multicomponenziale della memoria dello scrittore, per ora prendo per buono questo modello o prendo quello che c’è di buono e lo confronto con me stesso da quello che percepisco e conosco di me stesso.
Come avevo già accennato in precedenza dispongo di una capacità attentiva limitata, anche corporea, posso mantenere tramite il SAS una piccola attenzione limitata sul corpo portandomi a movimenti più primitivi e meno evoluti si ripercuote ad esempio anche in altre attività che richiedono la gestione di più compiti contemporaneamente, anzi in questo caso ho un fortissimo crollo di prestazione perchè il mio SAS è molto limitato, come accade per i pazienti di alzheimer mi trovo in simili difficoltà come ad esempio parlare e ascoltare con più persone contemporaneamente e con un crollo della MBT più vistoso.
Questo limite limita anche le mie funzioni esecutive, ma proverò dare una risposta più specifica dopo avere parlato di una idea che mi è venuta per tentare di migliorare questo SAS.
Questa sera ero in birreria con un amico, molto appassionato di arti marziali e fa una ricerca su queste da molti anni, conosce anche il thai-ci e mi sono confrontato con lui come strumento per potenziare la MBT visti i movimenti e le forme da imparare e da creare, entrano in gioco molte componenti della memoria, dalla MBT alla MLT, all’esecutivo centrale e così via, perchè anche se si apprendono alcune forme dopo bisogna impararne altre per cui oltre che allenare il corpo si allena quella parte mia debilitata che è la memoria e l’esecutivo centrale. Però anche la meditazione mindfulness per me in questi giorni sta diventando uno strumento per allenare il SAS ma non credo sia sufficiente..
Questa estate forse potrebbe essere un pretesto per provare questa disciplina e verificare se la mia idea può portarmi a dei miglioramenti psicofisici, visto che in estate evito la palestra tradizionale, però credo che anche il ballo potrebbe essere efficace quanto il thai-ci, ma quest’ultimo non mi piace… per cui opto per il thai-ci…

attenzione, funzioni esecutive, lobi frontali, MBT, MLT

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Tra Loop Fonologico E Taccuino Visuospaziale

Anche oggi sto continuando a procedere con lo studio/lettura del mio amato libro sulla memoria di Alan Baddeley.

Sto cercando di assimilare il loro modello di memoria per capire meglio il mio.

Osservare quello che capita nella lettura è molto importante per me, credo che la mia comprensione dipenda molto dalla MLT ma non dalla memoria di lavoro.

Durante la lettura le parole scorrono come suoni e sono suoni conosciuti, però spesso non visualizzo il loro significato, a meno che non sia una situazione che abbi già vissuto o con elementi conosciuti di una situazione molto vicina in quel momento.

Alan Baddeley, deficit cognitivi, MBT, Memoria di lavoro, MLT

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Memoria Di Lavoro e Suoni Interferenti (Perdita Di Attenzione)

Iniziando a leggere il capitolo sulla Memoria Di Lavoro mi sono subito imbattuto in qualcosa di familiare, ad esempio il moltiplicare 27 x 3, che a mia memoria fa 81.

Io non ho fatto l’operazione credo in buona parte mi sono ricordato la tabellina del 9 e ho estratto il risultato dalla Mia MLT perchè essa è stata attivata da una situazione familiare che conosceva già.

Però in caso non la conoscessi allora avrei dovuto usare la memoria di lavoro, in me molto limitata, ma con il tempo posso arrivare a descrivere qualcosa di più, nel senso di fare la moltiplicazione, moltiplicare 3 x 7 accedendo alla MLT, scrivere uno su taccuino e scrivere un riporto di 2 sempre sullo stesso, poi moltiplicare 3 x 2 accedendo alla MLT come sempre e aggiungere il riporto al risultato ottenendo 81. Se il taccuino o span di memoria di lavoro è limitato questa cosa potrebbe diventare problematica o a volte infattibile come mi accade per altre funzioni cognitive.

Lettura, MBT, Memoria di lavoro, MLT

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Fine Ripasso E Si Rinizia Studiare !!!

Finalmente oggi ho finito di ripassarmi la parte sulla MBT che avevo lasciato da parte per lavorare come volontario al sito web.

Comunque sto facendo caso a una cosa, spesso l’oblio si verifica dopo la rievocazione ma in cose che vengono assimilate come a corto raggio mi spiego meglio:

Ad esempio nel mio lavoro devo spesso comunicare delle misure, l’oblio si verifica se c’è una interferenza, interferenza nel senso che devo fare qualcosa prima di fare la rievocazione delle misure dei pacchi, oppure una volta rievocate queste misure dopo una ripetizione mentale scompaiono e non è più possibile rintracciarle in un tempo molto breve.

In questo momento ho ricevuto una chiamata da un call center e si è verificato il fenomeno di attività interferente perchè mi sono completamente scordato di quello che volevo scrivere in questo paragrafo, per cui devo un attimo ripensarci e riformulare il mio scritto.

deficit cognitivi, Disturbo Bipolare, MBT

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Ripassando…

Ieri pomeriggio e stasera mi sono dedicato allo studio del libro sulla memoria di Alan Baddeley.

Il libro riporta alcuni grafici che nelle precedenti letture non avevo considerato, in pratica con il ripasso di questa parte sto operando ad un apprendimento che non è ai massimi livelli come lo era un tempo.

Sto quasi per andare a dormire, ma prima di dormire volevo dedicarmi a scrivere due righe magari noiose su queste letture.

la lettura sul buffer sensoriale mi ha fatto riflettere su una cosa:

se ci basiamo sulla pellicola che l’immagine permane per un brevissimo tempo nel nostro occhio e il movimento può essere dato da una immagine successiva dopo una breve pausa o banda nera, l’idea è di cercare di aumentare la durata di queste bande nere e vedere se l’immagine fa più fatica a dissolversi come penso che possa accadere, secondo me il mio range di movimento lo posso avere con meno frame al secondo. Una maggiore permanenza dell’immagine significa anche una perdita di riflessi e di una mancata percezione delle cose in movimento veloce, oppure potrebbe anche darsi che se l’immagine non permane come credo la MBT non è in grado di legare il flusso di informazioni con la MLT o la memoria di lavoro, nella quale so già che il mio span di Memoria di lavoro è uguale a 1…

MBT, MLT, Span, studio

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