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La Scacchiera Relazionale… (Rev.1)

Le relazioni con un deficit alla memoria di lavoro possono diventare problematiche assai, in pratica come ho già scritto posso gestire solo relazioni con poche persone che conosco alla volta e non con persone numerose, l’ansia e la paura che si verifica in queste ultime è una conseguenza di disfunzioni neurologiche che non sempre si adattano a questo tipo di situazioni.

Per dare una idea di quello che accade è come se tra me e gli altri ci mettessimo a fare una partita a scacchi in cui le mosse che posso prevedere sono molto inferiori rispetto ai miei concorrenti.

Il mio comportamento in mezzo a molte per cui a volte può sembrare impulsivo e timoroso, timoroso perché sono consapevole che non posso prevedere le mosse di chi ho difronte per cui è un pericolo a volte che non posso gestire.. che a volte gli psicologi chiamano paranoia ma in realtà è una disfunzione della memoria a breve termine e della memoria di lavoro, impulsivo perché è come se vedessi solo la prima mossa e non ne posso prevedere altre, per cui questa cosa si amplifica con l’aumentare delle persone e si riduce invece con la riduzione delle persone con la conoscenza delle stesse, portandomi ad aprirmi e permettendomi di costruire rapporti che farei molta fatica a costruirli in ambienti di gruppo numerosi.

gruppi, memoria, persone, Relazioni

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La Noia e Lo Stress delle Cose Già Conosciute

Studiando il libro sulla memoria e cercando di capire come le persone apprendono delle informazioni mi sono accorto che da parte mia c’è un rifiuto netto a volte di ripassare o rifare le cose che credo di conoscere o che conosco già.

Sul breve termine forse questo è molto fastidioso e noioso, per me molto stressante, fatico molto a reggere allo stress e noia che comporta il ripasso o il riascolto di informazioni nel breve tempo.

tutto questo però si traduce in una retenzione in un tempo più limitato delle informazioni conosciute e forse anche di quelle nuove, limitando la mia conoscenza e il mio modo di vedere le cose.

apprendimento, Conoscenze, memoria, Ripetizione

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Mindfulness In Fase Depressiva

Stamattina sono finito in depressione con associato un rallentamento psicomotorio quest’ultimo ancora presente.
Ieri sera ho avuto notizia di un ritardo per un vestito che sto aspettando con ansia, il 9 maggio avrei dovuto avere la prova vestito ma per forza maggiore causa problemi logistici e di salute la prova vestito e forse la consegna è stata spostata forse ad agosto o forse anche oltre.
Dovrei anche dire che ieri mi sono bevuto 3 birre, ma prima della notizia non ho avuto nessun problema e per forza di cose ho dovuto accettare la situazione, non posso ne lamentarmi della cosa ne ho possibilità di fare qualcosa per cambiare la situazione, non è la prima volta che mi capita però stavolta ci sono rimasto male e non posso dare colpe a nessuno perchè sono forze maggiori che non dipendono dalle persone stesse.
Questo dispiacere mi ha colpito e mi ha mandato in crisi depressiva, il problema non è nulla di grave devo solo aspettare di più di quello che mi aspettavo, anche se per chi soffre di ADHD l’attesa è difficile da gestire, però ha fatto scattare una scintilla che mi ha mandato in crisi depressiva psicomotoria.
Oggi sono arrivato a casa dal lavoro e mi sono messo sul letto, ho provato accendere il pc e fare una partita, ho indossato una gonna e mi sono anche masturbato (per la precisione una sega..), poi ho voluto provare di mettermi a meditare sul respiro per un po’ come ho imparato dalla Mindfulness, in fase down non lo avevo mai fatto e oggi ho provato farla e sembra che qualcosa sia accaduto.
Durante la mindfulness ho notato qualcosa di diverso nelle mie sensazioni, ma le ho sentite più forti alcune e ho notato che il respiro era irregolare, sentivo il respiro nella pancia e per un breve attimo anche la quiete.
Comunque ho provato ascoltare le mie sensazioni cercando di non giudicarle e dopo ho sentito un po’ di lucidità e di mente libera senza che i pensieri che causavano tristezza prendevano piede.
Dopo un po’ di recupero ho ripreso a giocare con il pc e dopo la partita ho provato rimettermi a meditare perchè ne sentivo ancora il bisogno.
Tutt’ora sentirei il bisogno di meditare e di starmene per i fatti miei, però intanto posso dire che mi sono tolto un po’ il peso di questi pensieri ed adesso percepisco in me quel rallentamento psicomotorio tipico delle fasi down, non sono molto presente e in forze, stasera vado a fare speedhiking in montagna tra i boschi sperando di potere mantenere il ritmo, non so queste fasi down per ci le vive sa che sono molto debilitanti e hanno una notevole ripercussione sul corpo e sulla mente, per cui stasera vedo cosa mi capita dopo questa escursione tra i boschi in mezzo alla naura che da quello che so è come il miele per gli orsi..
Per ora mi fermo qua e se sarò in forma stasera o domani scriverò come è andata con l’escursione tra i boschi e che effetto ha avuto sul rallentamento psicomotorio.
Vediamo che succede…

ADHD, fase depressiva, Mondfulness, rallentamento psicomotorio

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Fine Ripasso E Si Rinizia Studiare !!!

Finalmente oggi ho finito di ripassarmi la parte sulla MBT che avevo lasciato da parte per lavorare come volontario al sito web.

Comunque sto facendo caso a una cosa, spesso l’oblio si verifica dopo la rievocazione ma in cose che vengono assimilate come a corto raggio mi spiego meglio:

Ad esempio nel mio lavoro devo spesso comunicare delle misure, l’oblio si verifica se c’è una interferenza, interferenza nel senso che devo fare qualcosa prima di fare la rievocazione delle misure dei pacchi, oppure una volta rievocate queste misure dopo una ripetizione mentale scompaiono e non è più possibile rintracciarle in un tempo molto breve.

In questo momento ho ricevuto una chiamata da un call center e si è verificato il fenomeno di attività interferente perchè mi sono completamente scordato di quello che volevo scrivere in questo paragrafo, per cui devo un attimo ripensarci e riformulare il mio scritto.

deficit cognitivi, Disturbo Bipolare, MBT

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La Memoria E Quella Di Lavoro..

Quest’anno mi sono fatto un dono insolito, su Amazon ho acquistato due libri che trattano di memoria e di memoria di lavoro.

Nonostante le mie solite difficoltà di lettura che ultimamente sono migliorate, sto trovando il primo libro sulla memoria scritto veramente bene e l’idea di questi libri è di mettere a confronto le mie conoscenze che mi sono costruito con la mia patologia con quelle che i ricercatori hanno trovato.

Alan Baddeley, Lettura, memoria, Memoria di lavoro

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Tortellini & Vin Brulè..

Oggi mi è capitato due volte che mi chiedessero di mettere a confronto delle pietanze e di dare come risposta quella che mi piaceva di più.

Questa cosa che sembra una cavolata in realtà per me è una cosa assai difficile, più complicata di quanto si possa pensare.

Quando mangio ricordo solo alcuni sapori e me ne scordo una marea, anche nel breve termine per cui a volte confrontare due sapori in presenza di un deficit alla memoria diventa una cosa assai difficile.

alimentazione, deficit cognitivi, memoria, Palato

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